giovedì 16 febbraio 2012

SARA' SARA? NO, NON CREDO

Insomma, insomma... Lorenzo sta battendo nei fianchi che vuole una sorellina (intendiamoci bene, non un fratellino perché l'omo di casa è lui, punto). E quando dico battendo nei fianchi, vuol dire che c'ho già i lividi... E' da un mesetto che è tutto un fare congetture: "e la mettiamo a sedere qui, e io sono il fratello maggiore, e io la coccolo, e io la metto a dormire vicino a me così non ha paura, e quando è piccola no, ma quando cresce ci gioco, e quando c'è ti aiuto a mettere il pannolino, e l'addormento io, ecc., ecc., ecc."
Tanto che quando andiamo a fare la spesa alla Coop al sabato mi tocca portarmi pure il bambolotto di quando ero piccola (ebbene sì, vintage, con scritto MADE IN ITALY!): non so se ricordate o avete avuto "Nati ora" un bambolotto delle dimensioni e le sembianze di un neonato, bruttino ma realistico. Quella è la sua sorellina e dobbiamo portarcela appresso ovunque: le mettiamo la cintura in macchina, nel carrello alla coop, ecc. E' così realistica che piu' di una volta la gente ha guardato esterrefatta soprattutto di questi freddi perché pareva che avessi messo un cucciolo di un mese a sedere da solo completamente nudo (che i vestiti non glieli vuol mettere... Vabbe')!
E poi ha anche già chiaro che ci vorrà del tempo e che crescerà nella pancia della mamma e che uscirà di là. Quello che ancora chiaro-chiaro non è è da dove, perché per lui le sorelline escono "dal culo"... Vedendo reparto maternità su sky vedeva dalle inquadrature che la zona era quella e non conoscendo ...diciamo... l'anatomia in maniera puntuale ha dedotto che escono da là. Io mi sono astenuta da spiegare esattamente da dove escono in primis perché "come glielo spiego?" e poi "e se poi mi chiede come ci entrano?" No, no, no, no.... Non sono ancora pronta.  Perché ancora lui non ha ben capito, sa solo che il babbo c'ha il "pisolo" come lui e io ... Beh, non vedendo niente altro, io c'ho "il pelo" che siccome non mi faccio da un po' la ceretta in effetti è l'unica cosa che si riesce a intravedere in zona...
Che poi mi fa fare delle figure... Perché siccome è il suo argomento principale, oltre ai pirati e ai dinosauri (stiamo vedendo tipo 15 volte a settimana Jurassic Park per intenderci) , allora ne deve parlare con tutti e quando la gente mi guarda intuisco che pensa malissimo di me "chissà cosa gli dicono/fanno vedere", ma io giuro che non c'entro... Tutta farina del suo sacco...
Lui ha comunque già deciso che la sorellina si chiamerà Sara. E basta. Io non la chiamero' mai Sara, il punto è quello in primis perché ho come minimo 15 amiche che si chiamano così (forse sarà per quello che gli piace? In pratica quando prendo il telefono è per chiamare una Sara, una a scelta, domani sera per esempio esco con 2 mie care compagne di liceo, 2 Sare...) e poi perché chi lo sa se mai avrà una sorellina? Io ci spero tanto ma secondo me il culo (per rimanere in tema) di fare una femmina mica mi capita... Allora oggi ha bisticciato con la mia mamma perché ha detto che Sara non le piace e che poi non si sa come si chiamerà "scusa e se poi esce una Martina o una Isabella? Te che fai?". Allora un po' sembrava convinto, nel senso che lui è nato Lorenzo, quindi puo' darsi che se nascesse una bimba si chiamerebbe come pare a lei. Solo una conclusione, mia mamma è un genio.

martedì 7 febbraio 2012

LA STORIA DELLA BUONANOTTE

C'era una volta un angioletto di nome Lorenzo. Abitava come gli altri angeli sulle nuvole e aspettava con Gesu' bambino che il campanellino della sua nuvoletta suonasse perché erano pronti per lui un babbo e una mamma speciali che erano perfetti per crescerlo sulla terra. C'erano tanti tipi di angioletti, quelli custodi, quelli protettori, i messaggeri dei sogni, quelli delle persone care che erano tornate in cielo... Lorenzo faceva parte della squadra degli angioletti della nascita, quelli che scendevano in cielo per incarnarsi nel meraviglioso corpo di un neonato da amare.
Era particolare il meccanismo con cui venivano scelti i genitori, c'erano angeli appositi che scandagliavano minuziosamente l'animo dei futuri mamma e papà per capire chi sarebbe stato giusto per quel determinato angioletto: un po' simili a lui per poterlo comprendere, un po' diversi perché potessero correggere i suoi errori, ne' troppo severi ne' troppo permissivi: proprio quelli giusti.
Lorenzo stava in attesa e intanto ammazzava il tempo giocando con gli altri angioletti. Via via che un campanello suonava, uno degli amici veniva chiamato in terra e Lorenzo era sempre un po' triste di salutare un amico, anche se sapeva che prima o poi sarebbe stato il suo turno. Gli amici piano piano ricevevano la chiamata e ne arrivavano dei nuovi, ma Lorenzo ancora stava aspettando... Come mai? Forse i suoi genitori (e lo sapeva che erano stati già scelti quelli da visionare per lui) non erano ancora pronti... Eppure erano 10 anni che stavano assieme e parlavano di lui... Avavano anche scelto il nome...
Una sera Lorenzo era pensoso, si sentiva agitato e come al solito aveva una gran voglia di giocare anche se la maggior parte degli altri angioletti era già sotto le copertine nuvolose al calduccio. Chissà se al suo babbo e la sua mamma piaceva fare tardi la sera e svegliarsi tardi la mattina... Ops a mezzogiorno... Chissà se anche aloro sarebbe piaciuto pranzare a latte e biscotti e magari mangiare spaghetti a mezzanotte...  Poi a un certo punto un suono: drin. No forse staro' sognando pensava Lorenzo. Poi drin, drin drin. Forza Lorenzo, preparati, svelto, lo so che hai sonno e che non ti piace essere svegliato, ma su forza i l tuo babbo e la tua mamma sono pronti!
Forse hanno bisticciato e hanno utilizzato un abbraccio speciale per fare pace... Forse sono un po' tesi perché fra una settimana si devono sposare... E' arrivato il momento Lorenzo, queste sono le istruzioni, ascolta! Dovrai stare 9 mesi a cresce nel pancino caldo della mamma, Lorenzo... Ascolta che poi dopo non c'è piu' tempo! No, Lorenzo che ha fretta di conoscere i genitori (ma forse un po' di piu' la mamma che gli hanno detto essere molto diversa da lui, in tutto, dall'aspetto al carattere ma che di sicuro saprà scaldarlo con un abbraccio d'amore tutte le volte che ce ne sarà bisogno) o fretta in generale perché è fatto così!
Mmm, che bello qui, sto al caldo, mangio e bevo a sbaffo... Oh ma che sono queste appendici? A sono i piedi e questa sporgenza? Mi sa che saro' un maschietto... Ecco cos'era! Allora saro' davvero Lorenzo come avevano pensato babbo e mamma, mi chiamero' come il nonno di mamma a cui lei era tanto legata e che ora è un angelo tornato in cielo... E poi anche a babbo piace tanto!
Caspita, ora ho tutti gli optional che funzionano... Chissà quanto manca... Io voglio conoscere mamma! Non so se ho capito bene quanti mesi devo stare qua... Pazienza, si sta così bene che quasi quasi...
Mah... Mi sembra che lo spazio sia un po' pochino... Non riesco nemmeno a girarmi! Dunque hanno detto che sono 2 chili e 4 e mi hanno fatto delle foto in 3D! Dunque facendo 2 conti di solito i neonati mi hanno detto che nascono sui 3 chili, dunque manca poco, conoscero' mamma!
Uff... Ora sono davvero stufo! Sono 2 chili e 8, quindi sono pronto! Mangero' un po' di piu' dopo e poi non aveva detto che dovevo stare... Quanti mesi? Vediamo ora sono circa 7. Bello! Il 7 mi piace è un bel numero! Ora voglio proprio uscire! Eppure... forse erano 9, mah... E se non sono proprio pronto? Ma sono grande giusto... Vabbe' ormai è fatta, ciao pancino!
Ed è così che è nato Bimborenzo, un po' prima, che lui ha sempre fretta; un po' grande perché lui è da sempre un gigante; un po' dormiglione e un po' agitato, proprio come serviva a babbo e mamma per rallegrarsi la vita. Il babbo, che è sempre molto piu' statico, sta imparando la gioia del movimento e sta insegnado a Lorenzo che si puo' giocare anche alle costruzioni oltre che alla lotta! La mamma che aveva poca pazienza è diventata una campionessa nel countdown... Prima era sempre nervosa e schizzata, ora ha trovato la calma e la pace interiore, grazie a me è una persona migliore! Io da lei imparo tante cose, come incanalare le mie energie in cose creative, facciamo tante cose insieme tutte belle! Dormiamo insieme abbracciati, e la schiena l'appoggio al babbo...
Insomma ci è voluto un po' di tempo, ma sì, loro sono proprio i genotiri adatti a me e io sono perfetto per loro!

Mamma... Io non ci voglio stare con Gesu' bambino! Io voglio stare con te e il babbo e basta. Ora mi racconti una storia bella davvero?
E quale Lorenzo?
Quella del nonno che cuoce il ciccio con l'osso sul fuoco!

(SCENE DA UN LUNEDI' SERA ALLE ORE 00.20 E DI UNA MAMMA CHE SI STAVA AUTO-INCORONANDO LA NARRATRICE DEL MESE CHE SI E' DOVUTA MISERAMENTE RICREDERE)

mercoledì 1 febbraio 2012

IL "MULTITASKING" VA SUPERATO E... ONESTAMENTE C'HA ROTTO PURE UN PO' I COG****I

Dunque, io sono multitasking: mamma, impiegata, moglie, figlia, colf, lavandaia, cuoca, ecc.. Ma parliamoci chiaro, cosa faccio veramente bene e a fondo? Nulla credo. Il troppo stroppia, in tutte le cose. Un tempo le mamme erano casalinghe, al massimo facevano dei lavoretti per poche ore. Adesso le mamme lavorano e ci sono piu' soldi, ma la qualità della vita è davvero migliorata? Cosa abbiamo in piu' e cosa in meno e il valore delle cose in piu' compensa cosa ci perdiamo?
Io per mia personale opinione credo di no. Per lo meno per me. Sono stufa di fare tutto, vorrei fare solo quello che sarebbe nella mia natura, ovvero: prendermi cura della mia famiglia, cucinare, lavare, ecc. Ma soprattutto fare la mamma. A me la carriera non è mai interessata e per me è solo fonte di ulteriore peso sulle mie spalle: o si ha la fortuna di avere a casa degli uomini modermi o alieni o davvero è difficle essere interscambiabili e la maggior parte del lavoro a casa grava sulle spalle della donna. Il lavoro fuori tutto sommato non è pesante, pesante è il numero di ore che occupa. Se avessi il part time sarei una persona migliore.
Sto meditando di fare davvero downshifting, se a lavoro da mio marito dovessero davvero non chiudere, in primis faccio un altro figlio, poi alla fine della maternità valutero' davvero cosa è meglio per me: al primo figlio ho pensato che dovevo rientrare per contribuire economicamente alla famiglia, non mi è passato nemmeno per l'anticamera la speranza di poter fare solo la mamma, senza contare che io ci metto tutto, stipendio, forze, testa, lavoro, sudore... Mentre mio marito ci mette solo lo stipendio. Allora che si ingegni lui per i soldi (il famoso uomo di casa che porta a casa la pagnotta) come sta facendo, io decidero' (e in questo lui è d'accordo con me) cosa merita a me e alla famiglia di fare: alla fine stando a casa già risparmio almeno 300 Euro al mese, se non potro' permettermelo mandero' Lorenzo alla scuola pubblica e ne risparmiero' altri 150 (fra iscrizione e robe varie conto qualcosa in piu' ogni mese). Forse spendero' meno e dovro' tirare per tante cose, ma credo che il gioco valga la candela. Ho visto che nella settimana che siamo stati a casa tutti malati, non abbiamo speso un tubo e abbiamo mangiato tutti a casa pranzo e cena abbiamo risparmiato circa 200 euro facendo con le cose che erano in casa.

Vebbe'.. queste considerazioni sono anche un po' da imputare al freddo... SOno qui a zizzolare, con la neve fuori, mentre mia mamma e Lorenzo sono stati a letto al calduccio e dopo andranno a giocare sulla neve... Mentre io saro' sempre qui a rompermi i marons congelati...