lunedì 27 dicembre 2010

IL NATALE DELLA CARITAS...

Dunque, se la vigilia di Natale, con babbo natale e i regali, con il cenone dalla suocera, con la magia ritrovata nel mio bimbo e nei suoi occhi, è stata superlativa, lo stesso non posso dire del Natale e del 26, trascorsi dai miei zii. Da sempre cucina mia mamma anche se in trasferta perché le mie zie odiano il Natale e non sanno cucinare... Stavolta hanno voluto fare loro e come risultato abbiamo trascorso un Natale di digiuno, di un triste che secondo me alla Caritas hanno mangiato meglio. Senza antipasto, i primi facevano schifo e le porzioni erano redicole (non si capisce come dato che le spese poi si dividono da sempre...): 25 pranzo=una teglia da 6 di lasagne ed eravamo in 18 + un pentolino di risotto, 2 vassoi di carne alla brace e insalata, niente dolce - 25 sera=pastina all'uovo in brodo + 1 bistecca alla brace in 18 tagliata sottile sottile a fettine, insalata, niente dolce - 26 pranzo=avanzo del riso immangiabile del giorno prima ripropinato in gratin, pasta con pomodoro acido e mozzarella, affettati, patate lesse, niente dolce - 26 sera=ME NE SONO STATA A CASA.

ALmeno non sono ingrassata...

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