martedì 19 aprile 2011

TUTTO A META'...

Ma come si fa dico io? Come si fa a gestire tutto e bene nelle 24 ore? Io mi sento mamma a metà, mi tocca accontentarmi di quello che riesco a fare. Anche a lavoro: rendo la metà di quello che ptrei perché le cosa da fare sono 2000 e la mia testa è già piena di altro... Proprio non ce la faccio a riparare a tutto. A casa ho imparato a chiudere gli occhi... Nel senso che le faccende non le faccio come prima, mi tocca accontentarmi di cosa mi ci rientra di fare. ANche moglie sono a metà, perché potrei fare di più, ma il tempo è quello che è.
Sono stufa di non fare le cose per bene. Io ho sempre fatto tutto per bene e una cosa alla volta, questo casino non fa per me. A scuola andavo benissimo, prima di essere mamma ero ineccepibile a lavoro. Ora mi rendo conto che non sono soddisfatta di quello che faccio. Vorrei fare meno cose, ma fatte meglio.
Ho fatto 2 conti: Lavorando 4 ore meno prenderei circa 600 euro al mese ma andrei a risparmiare circa 300 euro al mese, avrei 4 ore in più per stare con mio figlio e quindi potrei metterlo a letto presto come fanno tutti (prima delle 11 ora non c'è modo, ma mi sta bene perché torno alle 7 altrimenti non ci starei mai), quadagnando tempo per le faccende di casa e quando rientra mio marito potrei essere meno sfinita-stressata-indaffarata. Quello che mancherebbe al bilancio familiare sarebbero 300 euro al mese, con contrappeso una me più felice.
Posto che a lavoro mi hanno palesato il fatto che si aspettano sempre di più dalla mia posizione e che il lavoro va incrementando, senza contare che l'amministratrice fra qualche anno andrà in pensione e a quel punto fare la responsabile della ditta toccherebbe a me, la quale cosa stride un po' con il part-time; posto anche che lavoro part time non se ne trova, stiamo pensando di indirizzarci verso l'apertura o l'acquisto di un'attività in proprio: rilevare 600 euro al mese a me basterebbe. Abbiamo visto varie attività in zona, da tabacchi, bar, tavola calda, pizzerie a taglio, ecc.. Ci sono degli incentivi per l'imprenditoria femminile e potrei aprire a nome mio o di mia mamma (come aveva pensato all'inizio mio marito visto che lei è disoccupata) e potremmo smazzarci il lavoro come segue: mattina io, pomeriggio mia mamma, sera mio marito, con compresenza nelle ore di punta. Tutte le attività sono consigliate per 2/3 persone e ci starebbe tutto anche perché per mio marito rimarrebbe un secondo lavoro.
Ieri sera, dopo l'ennesimo pressing del titolare che testuali parole: "la ditta deve andare avanti e bene da se', io non voglio sapere, devo solo essere sicuro che va avanti bene, quindi ci dovete pensare da soli e fissiamo un ora alla settimana in cui mi chiedete quello di cui avete bisogno" (bel discorso: gli interessano solo gli utili a fine annoe poi non ci vuole lavorare per fare altro, grande boss), ero un attimino su di giri e non riuscivo a dormire, poi Lore aveva la tosse... Mi è presa una crisi di pianto assurda. O dipendente o in proprio la mia vita deve cambiare, per forza e se voglio migliorare devo assolutamente investire di più in termini di impegno, questo è il mio obettivo per quest'anno, tardivo, ma tremendamente urgente e necassario...

7 commenti:

Gnappetta ha detto...

Scusa ma hai provato a chiederlo 'sto benedetto part time? Tanto al massimo ti dicono di no e basta. Almeno poi alla fine puoi guardarti intorno serenamente senza aver lasciato nulla al caso. Credo comunque che un'attività in proprio sia impegnativa, dovresti poi ingranare un po' con il lavoro. I primi tempi saranno duri...Comunque un grande in bocca al lupo!

Mondo_di_Alice ha detto...

No per il momento non l'ho chiesto. In 50 anni che la ditta è aperta è stato dato solo a 1... SO già per certo che è un no, perché già a loro dà fastidio che lo chiedi... Ad ogni modo lo chiederò quando avro' l'alternativa, anche non sicura, per avere il ripiego perché chiederlo è come dire mi licenzio. Ecco perché ancor non l'ho chiesto...

Fabi ha detto...

Io fossi al tuo posto chiederei il part-time, fosse che mai che gli gira bene e dopo 50 anni danno il 2°...per il resto credo che non c'è lavoro che tenga se poi si sacrifica il proprio star bene...insomma, il giorno che tu all'azienda non servissi più, stai pur certa che non ci metteranno la scala a silurarti e quindi, l'ho imparato sulla mia pelle, non è proprio il caso di prendersi la pelle per un posto di lavoro... Capisco anche che coi tempi che corrono ognuno fa come può..io a suo tempo ho potuto lasciare il lavoro per crescermi i figli e penso sia stata la scelta migliore che potessi fare...

mony ha detto...

anche io la penso come le altre tentar non nuoce al massimo ti danno la risposta che già di aspetti... x l'attività in proprio ci vuole coraggio ma ti auguro con tutto il cuore di riuscire in qualche modo a trovare un lavoro migliore...bacione

Gemma ha detto...

provare non costa nulla (tranne un po' di faccia tosta che non guasta mai)
E come dice il mio capo: "Chi non chiede non ha!"

Mondo_di_Alice ha detto...

Sì è molto vero... Chi non risica non rosica. Aspetto il momento buono, tutto qui anche se è pure vero che chi visse sperando... (morì non si puo' dire!)

Carrie82 ha detto...

morì cagando:-) l'ho detto io...:-)
potresti chiederlo dicendo che se però per loro è un probl resti full-e intanto cerchi soluzioni!-..per l'attività in proprio sai no che sono tempacci di merda questi?:-)