giovedì 18 novembre 2010

INDULGENZA

Ecco, stamani sulla base di una marachella di Lorenzo ieri ho raggiunto una massima che mi caratterizza fin da piccola. Io non ho mai beneficiato di indulegenza da parte diqualcuno, nemmeno da bambina. Mia mamma è sempre stata un panzer, non me ne ha mai fatta passare una, non ho mai avuto sconti. Se da un lato apprezzo questo perché mi ha sempre responsabilizzato e non approvo chi è per contro troppo indulgente con i figli, dall'altra mi rendo conto che io in vita mia non ho mai trasgredito a un ordine, ma proprio mai, un po' per senso del dovere e un po' perché prima ancora che pensassi a qualcosa mia mamma mi ha sempre fatto i vari lavaggi del cervello. Io ho sempre rigato diritto, da bambina non mi sporcavo, non urlavo, giocavo e non rompevo nulla, sempre educata con tutti, mai una cosa fuori dalle righe, sempre il casco, sempre a 50 col motorino, ottimi voti a scuola, sempre a studiare, d'estate a lavoro, diplomata con 100, subito a lavorare, ecc.. Mai una bravata, anche perché senno' era una tiritera... Non ho mai avuto punizioni perché non ho mai fatto nulla che non dovevo. Questo ha fatto sì che da me stessa pretendessi sempre troppo, sempre il massimo, sempre la perfezione e questo è un mio difetto, che non faccio sconti nemmeno io, perché non mi perdono nemmeno io se manco e perché cerco sempre di accontentare tutti. Ma la mia domanda di stamani è: cocs voglio io? Non lo so ecco cosa voglio. Non lo so se quello che penso è quello che immagino gli altri si aspettino da me. Iomi sento sempre soggetta a un voto di qualcuno e se non prendo il massimo mi sento male...
Leggevo in questi giorni sui vari mamma blog che seguo che la figura del padre è importante perché apre la vita alle esperienze, ai fallimenti, all'accettazione, al gruppo. Io ce l'ho un babbo, ma non ci siamo mai presi, lui non mi voleva, non mi ha mai considerato e tutto quello che ho sempre avuto è sempre stata solo mia mamma. Lui mai a una recita, mai preso a scuola, mai un gioco insieme, da grande quando lui avrebbe voluto recuperare io ero un'adolescente chiusa e incazzoza, impegnata ad accontentare tutti per farmi ben volere e mi sentivo tradita da lui e non ce l'ho fatta ad avvicinarmi più di tanto... Io sono sempre stata solitaria, ho sempre avuto poche ma buone amiche, mi affacciavo alla vita osservandola e non partecipando alle esperienze di gruppo. Poi adesso vuoi per l'età, vuoi perché ha capito o perché Lorenzo è un maschietto, mio babbo con lui è speciale. E' tutto quello che si vorrebbe da un babbo o da un nonno. Ci gioca fisico, lo copre per le marachelle, non si nega mai a lui, lo ascolta, ci parla...
Quando ho sposato mio marito lui mi aveva promesso che sarebbe stato diverso da mio babbo e io abituata a volere il massimo mi immaginavo meglio al 100%. Certo mio marito a differenza di mio babbo non scaccia Lorenzo se passa davanti alla TV, un po' lo considera, ma non è certo un bravo babbo. E questa cosa mi ha fatto incazzare e mi fa stare male anche perché mi fa rivivere il mio di passato e mi sento tradita due volte, perché mi aveva assicurato che sarebbe stato meglio di mio babbo.
Ho speranza che Lorenzo avrà un esito migliore di me in questo genere di vicenda perché Lorenzo è un bimbo che prende di petto la vita, la mangia, la affronta, la domina. Pretende le cose e se le prende anche con suo babbo e gli rompe le scatole fino a che non ottiene. io ero diversa purtroppo, molto introversa, molto timida, mi limitavo a incassare il colpo.

Un bacio a tutti, ALice

4 commenti:

Carrie82 ha detto...

il rapporto con il padre,recitano gli esperti,è quanto di + importante ci sia...ti fa fare i primi confronti cn il mondo esterno,dove la mamma è vista cm interno...e qsto influenza molto il ns rapportarci alla vita sempre e x sempre.dicono che il rapp con il padre influenzi i rapp che si hanno con gli uomini..e che un padre equilibrato nel relazionarsi alla figlia renda la stessa equilibrata nel porsi cn gli uomini..ovviamente anche il rapp cn la madre ha il potere di gestire la ns vita futura..e,se posso permettermi,secondo me, ha fatto + danni l'atteggiam nazi-fascista di tua mamma che nn l'indifferenza del babbo..perchè nn hai fatto cazzate e le cazzate servono,xkè nn hai mai sperimentato i confini del bene che sperimentano i bimbi(faccio disperare mia mamma x testare se nonostante qsto mi ama)..come se tu ti fossi sempre sempre in dovere di essere 10 sennò lei nn ti accettava..e qsto veram segna,+ dei musi o delle parole nn dette.e anche ora secondo me vivi qsta cosa..la senti..cm se tu fossi sempre in difetto..cm se gli altri fossero giusti e sbagliano,semmai,cm conseguenza al tuo essere sbagliata.non è cosi.a suo tempo ti consigluiai il nido x staccarti emotivam da tua madre e da certi meccanismi malati x ribasare il rapp su un principio di parità..donna-donna.secondo me x stare meglio e x essere libera di essere dovresti staccarti da lei..nn nn vederla ma avere una vita autonoma rispetto la sua...anche viverci li,considerate le cose secondo me nnè il massimo..

Mondo_di_Alice ha detto...

In ogni caso niente da dire su mia mamma. Ormai ho passato il tempo della rivolta, lei è molto rispettosa dei miei spazi da quando sono uscita di casa e ormai si parla di 7 anni a gennaio. Certo di danni lei ne ha fatto come mio malgrado ne farà su mio figlio. ANhce mio babbo ne ha fatti e il suo comportamenteo ha segnato tanto il mio vissuto. Le dinamiche comportamentali che si creano nei bimbi in rispondena ai genitori sono molto complesse, ma sono sicura che se non avessi avuto mia mamma sarei crollata + di una volta. Invece lei c'e sempre, forte come una roccia e quando non posso contare su nessuno, lei sempre c'è. E sono sempre + convinta che abitare vicine non puo' che essere un vantaggio per me, perché evito di perdere tempo negli spostamenti del cucciolo, perché sono sempre sola e se ho bisogno o lei ha bisogno siamo vicine e quando sarà + vecchia per me sarà più semplice accudirla se ce l'ho vicina. Io sono contraria al nido, èper me è naturale fare così, dato che c'è la possibilità perché lei lavora in casa. se avesse lavorato fuori allora ci avrei pensato. Io sono convinta delle scelte che ho fatto.

*MarGe* ha detto...

Domanda:tu a tuo marito hai ricordato la promessa che ti fece tempo fa? Anche mio padre quando eravamo piccoli faceva due lavori,ma non era una scusa per non giocare o parlare con noi,passavano anche giorni senza vederci che usciva di casa presto e tornava tardi,ma quando c`era era tempo di qualita`! Spiega a tuo marito che non pretendi che dopo che rientra stanco si occupi anche del suo mangiare vestire ecc...a volte bastano anche 5minuti di gioco e rende felici tutti e tre...lui perche` lo vede crescere,il bimbo perche` sente che il babbo gli vuole bene,e tu prche` vedi che c`e` anche lui,che siete una famiglia!

Carrie82 ha detto...

QUOTO MARGHE,anche mio padre ha sempre lavorato tanto ma c'era ed era tempo di qualità..una mezz'iora sul tappeto,i baci della nanna,il rito del pigiama..ovvio nn stava a fare la cena,nn aveva tempo....